Problematiche condominiali
Vivere in un condominio può rappresentare l'origine di una infinità di probemi non sempre di facile soluzione.
Prima ancora di far riferimento alla normativa occorre rilevare che alcuni condomini non osservano i principi basilari dell'educazione, del vivere civile e del rispetto per gli altri.
Vicini che festeggiano durante le ore notturne, cani che sporcano l’ingresso dello stabile o le scale, invasioni improprie di parcheggi e posti auto riservati, emissioni di odori sgradevoli, utilizzo di elettrodomestici rumorosi in orari notturni, sono solo alcuni esempi che contribuiscono a rendere la convivenza condominiale una dura prova per chi ha la sfortuna di condividere alcuni spazi comuni con chi manca di rispetto.
Certo è che la casistica è talmente varia che non la si potrebbe riassumere se non in numerosissimi faldoni, posto che non c'è mai limite alla fantasia dei condomini ed alle loro usanze/abitudini stravaganti.
Alcuni lasciano correre e sopportano pur di non creare questioni, altri invece tendono a non sottovalutare tali inconvenienti, intavolando vere e proprie “guerriglie” che inevitabilmente finiscono per turbare la quiete dell’intero edificio. Non è certo un caso che gran parte delle cause finite all’attenzione dei tribunali civili prima dell’avvento della conciliazione stragiudiziale riguardavano proprio le liti condominiali.
In presenza di problemi condominiali, è sempre preferibile valutare una possibile risoluzione della controversia in via quanto più amichevole possibile richiedendo l’intervento dell’amministratore di condominio. Tuttavia occorre tenere presente che tale figura non può intervenire qualora sussistano controversie private tra condomini a tutela di una delle proprietà individuali coinvolte.
Egli ha il dovere di intervenire qualora la controversia condominiale coinvolga quanto prescritto nel regolamento dello stabile: Ad esempio un condomino è solito lasciare il portone dell’immobile aperto, dia fastidio durante le ore notturne o assuma un atteggiamento tale da ledere l’equilibrio e il rispetto degli abitanti del condominio. Ma l'amministratore può avviare una vera e prorpia causa qualora il problema condominiale riguardi l’utilizzo improprio o irrispettoso delle aree comuni, qualora cioè un condomino occupi indebitamente parcheggi riservati, ingombri il giardino impedendone il transito, comprometta l’ascensore o le scale, sporcandole o danneggiandole.
Sebbene dunque ogni condomino possa richiedere l’intervento di un giudice qualora il regolamento di condominio sia stato violato e in caso di problemi condominiali in generale, è sempre meglio valutare l’azione civile solo se strettamente necessario: lo stesso amministratore di condominio potrà altresì ammonire verbalmente il colpevole, per poi richiamarlo all’ordine a mezzo raccomandata e in maniera formale qualora l’avviso precedente non presenti l’esito sperato.