Equa riparazione per lungaggine processo esecutivo, è possibile?
Per ottenere un equa riparazione a causa dell’irragionevole durata del processo esecutivo, il debitore esecutato deve dimostrare non solo lo specifico interesse alla celerità del procedimento di espropriazione, ma anche che la massa attiva pignorata o pignorabile fosse ab origine di consistenza tale da poter consentire il pagamento delle spese esecutive oltre alla soddisfazione integrale di tutti i creditori. L'atteggiamento passivo del debitore durante l'esprorpiazione e la sua inerzia (concretizzatasi nell'attendere supinamente la liquidazione dei beni pignorati), fanno venir meno il presupposto dell'indennizzo.
(Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 26166/18; depositata il 18 ottobre)