riforma giustizia civile
Ennesimo intervento sulla Giustizia Civile per far fronte alla criticità della situazione. Il c.d. "Decreto del fare" contiene una serie di misure volte a incidere sui tempi della giustizia civile migliorandone l'efficienza.
Per raggiungere tale obiettivo si è previsto:
- il ripristino della mediazione obbligatoria con l'esclusione delle controversie per danni da circolazione stradale e coinvolgendo maggiormente la classe forense;
-l'istituzione di stage di formazione presso gli uffici giudiziari dei tribunali per i giovani laureati in Giurisprudenza più meritevoli, nonché l'istituzione di 400 giudici non togati per lo smaltimento del contenzioso pendente presso le Corti di Appello;
-la possibilità - nell'ambito dei processi di divisione di beni in comproprietà - di attribuire la delega a un notaio nominato dal giudice delle operazioni di divisione, quando ci sia accordo tra i comproprietari sulla necessità di divisione del bene.
-La concentrazione esclusiva presso i Tribunali e le Corti di appello di Milano, Roma e Napoli delle cause che coinvolgono gli investitori esteri (senza sedi stabili in Italia).
-Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la previsione che il giudice quando è proposta opposizione a decreto ingiuntivo debba fissare la prima udienza non oltre 30 giorni e, in quella sede, decidere sulla provvisoria esecuzione.