Il prestito di danaro va provato rigorosamente


08/05/2014

Per ottenere in restituzione un prestito di danaro è necessario fornire la prova certa che la consegna dei soldi sia avvenuta inequivocabilmente a tal  titolo, altrimenti si rischia di vedersi negata la restituzione della somma. Il caso è stato affrontato in una vicenda che vedeva coinvolti due ex-conviventi dalla cui relazione era anche nato un figlio. Al termine della convivenza uno dei due chiedeva all'altro di riavere gli importi che in più occasioni nel corso del tempo gli aveva erogato. Ma il presunto debitore si è difeso negando l'esistenza di un mutuo. La Corte di Cassazione ha sancito che ""Chi chiede la restituzione di somme date a mutuo è tenuto a provare gli elementi costitutivi della domanda e, quindi, non solo la consegna ma anche il titolo della stessa, da cui derivi l'obbligo della vantata restituzione; l'esistenza di un contratto di mutuo, infatti, non può essere desunta dalla mera consegna di assegni bancari o somme di denaro (che, ben potendo avvenire per svariate ragioni, non vale di per sé a fondare una richiesta di restituzione). La circostanza che il convenuto ammetta di aver ricevuto una somma di denaro dall'attore, ma neghi che ciò sia avvenuto a titolo di mutuo, non costituisce una eccezione in senso sostanziale, sì da invertire l'onere della prova; con la conseguenza, pertanto, che rimane fermo a carico dell'attore l'onere di dimostrare che la consegna del denaro è avvenuta in base ad un titolo (mutuo) che ne imponga la restituzione"".
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 14 febbraio - 7 maggio 2014, n. 9864