Addio alla distinzione tra figli legittimi e figli naturali
A partire dal 1 gennaio 2013 si registra una storica novità nella regolamentazione dei rapporti familiari con radicale mutamento della disciplina dello ""status"" dei figli.
La Legge del 10 dicembre 2012 n.219 ha infatti innovato notevolmente la materia adeguando la codificazione dei rapporti familiari al mutato orientamento sociale.
La Legge opera una parificazione pressoché integrale tra la prole nata dentro e fuori del rapporto matrimoniale prevedendo il diritto del figlio - finalmente senza alcun distinguo- ad "" essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacita', delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni"" (v. nuovo art. 315 c.c.).
Finisce dunque la spiacevole distinzione (per non dire discriminazione) tra figli ""legittimi"" e ""naturali""che tanti dissapori ha creato nelle vicende giudiziarie e che soprattutto ha dato origine a non razionali ripartizioni di competenza tra il Tribunale Civile Ordinario ed il Tribunale dei Minorenni.
IL legislatore sancisce inoltre il diritto del figlio a crescere in famiglia mantenendo rapporti significativi con i parenti. La norma provvede a rielaborare proprio la definizione di parentela rimarcando l'inutilità di distinzioni puramente formali e che nella realtà non incidono sull'intensità dei legami affettivi.