verso una responsabilità più severa per i Giudici?
Un emendamento presentato dalla lega ha mandato "sotto" la maggioranza alla Camera. L'emendamento prevede che «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale. Costituisce dolo il carattere intenzionale della violazione del diritto».
Tale emendamento ha ottenuto 187 voti contro 180.
Secondo l'Anm - si ''indebolisce l'azione dei giudici impegnati nella lotta alla corruzione'', si finisce cioè con il ''condizionare'' le toghe con una ''forza intimidatoria''. Altrettanto preoccupato il vicepresidente del Csm Michele Vietti che ha fatto scudo al principio dell'indipendenza delle toghe.
La parola passa ora al Senato ma sarà sicuramente una partita infuocata posto che si parla già di grave indebolimeto dell'azione giudiziaria verificatasi proprio in un momento in cui la magistratura sta scoperchiando gravi ulteriori nefandezze in tema di corruzione.